
Roma a luci rosse in tempo di pandemia: le precauzioni da adottare
Sappiamo benissimo a che cosa stai pensando! È un anno e passa che non si batte chiodo!! Da quando è iniziata la pandemia tutto si è fermato purtroppo e ogni tipo di attività ha subito notevoli perdite, inclusa quella del “divertimento per adulti”.
In periodo di pandemia il sesso a pagamento, come tante altre professioni è stato sicuramente penalizzato. Prendiamo Roma ad esempio. La capitale è la città per eccellenza in cui è nato il lavoro più antico del mondo, rappresentato su decine e decine di affreschi e mosaici.
Moltissime sex workers hanno deciso (e hanno dovuto) fermarsi per una questione di sicurezza dettata sia dalle imposizioni statali sul lockdown e la libera circolazione, sia dalla (più che ovvia) paura del Covid, come giusto che sia.
Col passare del tempo, all’aumentare della sicurezza e al diminuire del numero dei contagi, unitamente all’allargarsi delle restrizioni, alcune hanno deciso di riprendere la loro attività (chiaramente in sicurezza).
La prostituzione in Italia è un fenomeno in continuo aumento e addirittura, il codacons sostiene grazie a dei dati ISTAT che dal 2015 c’è stato un incremento dello 0,5%. In periodo di pandemia ci sono dati che affermano la diminuzione in periodi di zona rossa ma a quanto pare c’è stato un ulteriore incremento con le riaperture e le zone gialle.
Roma a luci rosse: cosa è cambiato?
Dalle On The Road alle donne che esercitano la propria professione in casa sicuramente le OTR sono state le più penalizzate perché magari prive di un luogo idoneo alla professione di sex workers e quindi più esposte al rischio di contagio.
Il lavoro per le sex workers in tutta Italia, ma soprattutto a Roma è notevolmente lievitato, anche grazie al web, che dà modo, grazie a siti di incontri, di aumentare notevolmente la visibilità e di conseguenza la richiesta.
Ma come accennato, in tempo di pandemia c’è stato un calo che ha portato per alcuni a rinunciare totalmente all’attività, mentre altre hanno deciso di ingegnarsi diversamente. Come? con le videochiamate a pagamento.
Si esatto. Per evitare il contatto con i propri clienti ma senza rinunciare alle entrate, hanno ben pensato di escogitare una maniera alternativa di sex-working attraverso il web.
Roma a luci rosse: le videochiamate a pagamento Pro e Contro
Ormai grazie al web è possibile fare di tutto. La pandemia ha notevolmente accelerato il processo di evoluzione tecnologica dovuto ai lockdown e alle restrizioni. Così come per tante altre attività, anche le sexy woman si sono dovute adattare ad una situazione di necessità dando vita ad una sorta di Sex-Smart-working.
Difatti, anche se molte di loro hanno deciso di prendere delle precauzioni e non solo, ingegnandosi con igienizzazione, mascherine e quant’altro possibile, alcune hanno deciso di fare attività online attraverso videochiamate erotiche. Ma in cosa consiste? Quali sono i pro e i contro?
Intanto su diversi siti di incontri è possibile trovare tantissimi annunci di ragazze disponibili (anche a Roma a luci rosse), per videochiamate hot pronte a soddisfare ogni vostro desiderio voyeristico. Il tutto effettuato da casa propria, online attraverso social o app di instant messaging come Whatsapp e Telegram.
I pro? Sicuramente prevale la sicurezza per entrambi i partecipanti (quella tanto auspicata in un periodo del genere)e ovviamente il mantenimento di fonti di guadagno da parte di tante. Questa possibilità dà loro modo di continuare a lavorare in questo periodo in sicurezza e salute.
I contro? Beh, come tutte le cose anche qui ci sono dei contro più che rilevanti, come le truffe. Ma attenzione, non solo da parte di ragazze che dopo aver chiesto il pagamento anticipato, spariscono bloccando l’utente ma anche da parte di clienti che decidono di non pagare subito, sbirciano quello che devono sbirciare e poi spariscono senza pagare (questa volta loro bloccando la performer).
Un consiglio molto utile per evitare queste situazioni è di affidarvi possibilmente a ragazze che lavorano attraverso piattaforme come Iivejasmine, Cam4 e altre piattaforme simili in cui i pagamenti, show e i servizi delle camgirl sono in totale sicurezza.
Diverso è il discorso per chi invece vuole l’incontri fisico vero e proprio.
Le precauzioni per l’incontro
C’è chi ha deciso di fermarsi, c’è chi si ha trovato un altro modo per soddisfare i propri clienti e c’è invece chi ha continuato la propria attività di sex-working con le dovute accortezze.
Ma come incontrare una donna con le dovute precauzioni per un rapporto in sicurezza? Per gli incontri di sesso a pagamento, sempre se rispettate le norme vigenti in base al tipo di zona, vanno adottate delle misure preventive per avere un incontro in totale sicurezza. Per cui per degli incontri sicuri si devono:
- Far togliere le scarpe ai clienti prima di entrare in casa e non fargli togliere la mascherina anche durante il rapporto
- Misurare la temperatura
- Gel Igienizzante all’inizio e alla fine
- Igiene con asciugamani privati puliti e collutorio
- Cambiare le lenzuola dopo ogni rapporto o disinfettare con un igienizzante le superfici in cui si svolge la prestazione
- Prediligere posizioni che permettono un certo distanziamento delle zone a rischio (come il faccia a faccia)
- Diamo per scontato e quasi non necessario ricordarlo (anche se lo scriviamo lo stesso) che il preservativo è d’obbligo (anche senza covid-19).
E se invece la sex-worker viene ospitata in albergo? Beh, in quel caso valgono le stesse regole. Per cui fate attenzione, solo che le premure sulla igienizzazione sono a carico di chi “vive” la camera. Valutate bene quindi e non prendete decisioni avventate; fare sesso in sicurezza si può, dopo un periodo così tosto di chiusure forzate è anche un buon modo per svagarsi, però sempre in sicurezza, perché con poche ma utili accortezze è possibile divertirsi senza contagiarsi.