
Nodi bondage, cosa sono
Il bondage è una pratica erotica molto stuzzicante che consiste nel legare il partner in diversi modi, sfruttando sia il piacere che può provare lui (o lei) essendo immobilizzato e alla mercé dell'altro, sia quello di colui che mette in atto la legatura e che si trova quindi in una posizione dominante.
Gli strumenti
Il presupposto di questo gioco è, come sempre quando si parla di pratiche erotiche che coinvolgono più partecipanti, il fatto di essere tutti consenzienti; in questo caso, poi, si aggiunge la questione legata al tipo di corde da usare, che devono essere specifiche, onde evitare di causare lesioni.
Questo tipo di corde consentono un fissaggio perfetto, ma contemporaneamente più sicuro possibile per chi lo subisce; volendo, però, si possono sostituire con oggetti dotati di un alto potere sensuale, come le calze di nylon.
Un'idea sempre valida è quella di tenere a portata di mano delle forbici, così da poter interrompere il gioco in qualsiasi momento se dovesse diventare fastidioso o doloroso.
Risultano quindi da evitare corde di qualsiasi altro genere oppure le manette, dato che nel bondage il piacere è dato anche dai nodi che si vanno a realizzare (e che con le manette sarebbero quindi assenti).
Tre tipi di nodi
Veniamo ai tipi di nodi che possono essere utilizzati, nominandone tre molto famosi e che si possono realizzare in maniera abbastanza semplice e funzionale.
Va innanzitutto sottolineato che nodi diversi consentono di ottenere risultati differenti, sia per quanto riguarda le posizioni da adottare, che i punti a cui fissare le corde; tutti i metodi utilizzati permettono risultati stuzzicanti e profondamente sensuali, ma bisogna avere chiaro ciò che si vuole fare, perché i nodi potenzialmente sono tantissimi.
Il primo di cui parleremo è detto Somerville Bowline ed è piuttosto semplice e consente di legare il partner ad una sbarra; per realizzarlo serve una corda abbastanza lunga e di medio spessore.
Si parte piegando la corda almeno tre volte, andando a dimezzarne la lunghezza; poi basta avvolgere tale corda alla caviglia o al polso dell'altro e, partendo dal centro della corda, sfruttare i due estremi, mettendone uno sotto la legatura e uno sopra.
A questo punto i cappi vanno incrociati con attenzione, creando un cerchietto con il cappio inferiore, all'interno del quale si deve far passare quello superiore, tirando leggermente, così da stringere il nodo.
Veniamo ora ad un nodo multiplo, detto anche Lighterman's Hitch: anche in questo caso serve una corda piuttosto lunga e si parte avvolgendola dal suo centro intorno al polso o alla caviglia.
Vanno poi effettuati almeno tre giri, dopodiché si effettua il primo nodo; dopo si deve scegliere un'estremità, fare altri tre giri e procedere con il secondo nodo: in questo modo si creeranno piccoli nodi che vanno ad unirsi ad un nodo principale, in modo da ottenere un fissaggio particolarmente efficace e difficile, se non impossibile, da sciogliere.
Si raccomanda di non stringere troppo forte quando si realizzano i nodi, per non rischiare di fermare la circolazione del partner.
L'ultimo nodo di cui andiamo a parlare corrisponde più propriamente all'unione di diverse corde ed è denominato nodo Kleimheist: consiste nello scegliere dove effettuare la congiunzione tra corde, poi occorre effettuare tre giri con un'estremità intorno alla corda principale.
Dopo, è necessario far passare il cappio principale nel piccolo arco creato utilizzando l'estremità più corta; successivamente, tutto quello che si deve fare è stringere appenala corda, utilizzando il cappio principale per le altre legature.
Con questo sistema si potranno unire più corde, come si è detto, così da immobilizzare il partner in diverse posizioni.
Questi tre nodi sono piuttosto semplici da realizzare anche per i meno esperti, ma consentono un fissaggio sicuro e sufficientemente efficace, l'ideale per iniziare a sperimentare i piaceri del bondage, senza correre il rischio di causare danni al partner.